Davide Barilli
LA NASCITA DEL CHE
Racconti da Cuba
Nelle pagine dei racconti La nascita del Che, a partire dal primo ed eponimo, attraverso un io narrante che fa pensare al Hrabal di Una solitudine troppo rumorosa, passa un’aria assiepata e sfatta, di astuzia e decadimento, di inganno e di destino. Da un lato c’è la voce dell’avventura dentro un mondo che può (ancora) prestarsi all’imprevisto, alle folgorazioni di un ancora credibile fantastico naturale, dall’altro la registrazione di un inganno ottico, di una realtà che accade nella storia (e che dunque ne subisce i sussulti, ne enfatizza gli scarti, ne osserva le infiltrazioni, le ruggini, le crepe). Ma realtà che accade anche nella memoria, e in una memoria a sua volta sdoppiata: per un verso l’illusione di un mondo sensibile, per altro verso il confronto con un vuoto o un’assenza, il tentativo di colmare un bisogno d’incontro che passa attraverso le tracce di qualcosa che giace nello sprofondo di un immaginario labirinto del possibile. Il tutto addensato in una scrittura satura, piena d’echi; impastato in un linguaggio che assomiglia alla sorprendente e surreale baia de Regla (paesaggio di un cimiteriale acquatico, metafora di un raggrumarsi delle Storie) che anima buona parte delle pagine finali.
- 978-88-8419-660-6
- 2014
- €13.00
Davide Barilli è nato a Parma nel 1959. Ha pubblicato tre romanzi, La fascia del turco (1989), Musica per lo zar (2001), Le cere di Baracoa (2009) – nella terna finalista del premio Fabriano 2010 – e raccolte di racconti, Poltrona per acqua (1998), La casa sul torrente (1998) e Piombo e argento (2003). A Cuba ha dedicato una serie di brevi testi, illustrati da pittori, uno dei quali – Carte d’Avana (2010) – è stato vincitore del premio per la narrativa di qualità al Festival della Microeditoria nel 2011. Lavora come giornalista alla Gazzetta di Parma.