Émile Durkheim
LA SCIENZA POSITIVA DELLA MORALE IN GERMANIA
a cura di Sergio Franzese
La science positive de la morale en Allemagne, pubblicato nel 1887 sulla «Revue philosophique de la France et de l’étranger» – qui tradotto per la prima volta in italiano – e il saggio Deux lois de l’évolution pénale, uscito nel 1900 a distanza di tredici anni dal precedente, forniscono non solo un’importante documentazione della genesi del pensiero di Durkheim e delle sue fonti, ma anche alcune chiavi interpretative indispensabili per cogliere il senso del suo percorso di ricerca. Due saggi distanti nel tempo, ma uniti da forti affinità tematiche e metodologiche, che evidenziano lo stretto rapporto che lega intrinsecamente economia, morale e diritto come espressioni costitutive della società.
- 978-88-8419-367-4
- 2008
- €15.00
Émile Durkheim (Épinal 1858-Parigi 1917), intellettuale e sociologo francese, ha avuto un ruolo assai importante nella Francia del secondo Ottocento e del primo Novecento. Partecipò a quel rinnovamento delle idee che contrassegnò l’epoca repubblicana, con un atteggiamento razionalistico che recuperava la lezione positivista depurandola da ogni dogmatismo. Il nucleo del suo pensiero ruota intorno alla questione della solidarietà: sia come principio metastorico della conoscenza sociale sia come processo storico fino alla condizione moderna. Dalla Divisione del lavoro sociale (1893), passando per le Regole del metodo sociologico (1895) e Il Suicidio (1897), approda alle Forme elementari della vita religiosa (1912), descrivendo un originale percorso di ricerca ancora oggi denso di importanti sollecitazioni per gli studiosi.
Sergio Franzese è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze sociali e della comunicazione dell’Università del Salento (Lecce), dove ha l’incarico di insegnamento di «Teorie Sociologiche Contemporanee» e di «Storia della Filosofia». I suoi interessi riguardano prevalentemente il pragmatismo e la fenomenologia con particolare attenzione alla tematica della corporeità e alla filosofia dell’azione considerate prevalentemente nei loro risvolti etici e sociali. È autore del saggio L’uomo indeterminato. Saggio su William James (Roma, 2000) e di altri articoli su figure e temi del pensiero contemporaneo. Recentemente ha curato il volume collettivo Nietzsche e l’America (Pisa, 2005) e con F. Kraemer il volume Fringes of Religious Experience (Frankfurt, 2007).