Nicola Bultrini
LA SPECIE DOMINANTE
Premio Nazionale di Poesia "Alpi Apuane" 2014
Due sono gli aspetti di fondo di questo nuovo libro di Nicola Bultrini: da una parte la memoria delle persone e dei luoghi amati, dall’altra il calarsi nell’esperienza del nostro tempo, che egli esprime con un verso, “la notte ha sapore d’acqua amara”; un aspetto, quest’ultimo, molto significativo se ci rendiamo conto di vivere nel buio della mente; strano, ma non sorprendente, che proprio l’impiego onnivoro della mente nella pretesa di conoscere la nostra vita e il mondo in cui viviamo sia stato chiamato ‘il secolo dei lumi’. È proprio la presunzione di aver ridotto il destino dell’uomo e del mondo a un sistema logico, detto ideologia, a far sparire la luce della speranza dalla nostra vita. Nicola Bultrini esprime molto efficacemente con le sue parole il senso personale del nostro precipitare nel buio: “Guarda quant’è grande / il mio corpo / quanta carne e sangue / è un peccato tenerlo tutto insieme / occupare lo spazio / vorrei farlo a pezzi / e regalarlo”. Questo libro sembra dunque mostrare due mondi. Non è il dolore o la fatica o la povertà, il bisogno di pane il male peggiore, ma, come diceva padre Turoldo «l’assenza d’amore e di speranza». Questo dice il poeta con la sua parola.
(dalla prefazione di Franco Loi)
- 978-88-8419-665-1
- 2014
- €8.00
Nicola Bultrini è nato nel 1965 a Civitanova Marche, vive e lavora a Roma. Ha pubblicato le raccolte di versi La coda dell’occhio (2011), I fatti salienti (2007). La sua raccolta Occidente della sera è presente nell’VIII Quaderno Italiano di Poesia Contemporanea (2004). Per la poesia ha vinto il Premio Montale, sezione “Inediti”, edizione 2002. Sue poesie e scritti vari sono stati pubblicati su riviste (tra cui «Poesia», «Nuovi Argomenti», «Galleria»). Alcune traduzioni di poeti iraniani contemporanei sono state da lui curate con Chiara Riccarand e pubblicate su «Poesia» e «Testo a fronte». Alcuni racconti sono stati pubblicati su «Il Racconto». Scrive per i quotidiani «Il Tempo» e «L’Avvenire». Come studioso della Prima Guerra Mondiale, ha pubblicato vari saggi, tra cui: La grande guerra nel cinema (2008, prefazione di Mario Monicelli); Pianto di pietra – la grande guerra di Giuseppe Ungaretti (2007, prefazione di Andrea Zanzotto); Gli Ultimi – i sopravvissuti ancora in vita raccontano la Grande Guerra (2005); L’ultimo fante – la Grande Guerra sul Carso nelle memorie di Carlo Orelli (2004).