Lino Angiuli
L'APPELLO DELLA MANO
Premio "Alda Merini" 2011
Spinto dalla premura d’individuare percorsi con cui fronteggiare le lacerazioni della modernità, Angiuli fa ricorso alle materie prime della pietas e di un tellurico vitalismo: risorse fondamentali per l’esercizio di un ethos elementare; strumenti laici di salvezza da opporre alle suggestioni dei pensieri negativi e alle sirene degli eden artificiali. Scrive Daniela Marcheschi nella postfazione: «Il titolo che Lino Angiuli ha scelto per questa nuova raccolta sottolinea l’energia di un intelletto e di un corpo sensibile che si protendono con decisione verso le cose e le parole, sapendo che a tutte queste si può dare forma. Proprio per una simile tensione di corporea fisicità, la sua poesia è fatta di concretezza, d’invenzione verbale e di un tono assertivo che non è molto comune nella letteratura italiana odierna».
- 978-88-8419-469-5
- 2010
- €10.00
Lino Angiuli (1946) è nato e vive in provincia di Bari, dove ha diretto per la Regione Puglia un Centro di servizi culturali. Collaboratore della RAI, di periodici e quotidiani, ha fondato e diretto alcune riviste letterarie, tra cui il semestrale «incroci». Ha pubblicato numerosi libri in lingua italiana e dialettale. Ricordiamo, tra gli ultimi, Catechismo (1998) e Daddò daddà (2000), di cui per Aragno Un giorno l’altro (2005) e L'appello della mano (2010). Sulla sua produzione poetica vedasi Dal Basso verso l’alto: studi sull’opera di Lino Angiuli, a cura di Daniele Maria Pegorari (2006).