Mario Luzi, Vittorio Sereni
LE PIEGHE DELLA VITA
Carteggio (1940-1982)
a cura di Francesca D'Alessandro
Il carteggio fra Mario Luzi e Vittorio Sereni non offre soltanto la testimonianza della fraternità e della indicibile simpatia che lega due grandi poeti, ma fornisce soprattutto la cronaca avvincente della progressiva e sofferta evoluzione della loro poesia, lungo l’arco dell’intera vita di entrambi. Il «plurale amorevole e confidente» del loro dialogo rivela passo passo le tappe di un’avventura poetica straordinaria, nella quale la fedeltà di Sereni alle proprie origini terrestri e la sua adesione ai moti variabili dell’esistenza segna la svolta decisiva del secondo Novecento italiano, riconosciuta puntualmente, lettera dopo lettera, dallo sguardo stupefatto dell’amico. Il discorso sommesso tra i due fruga tra «le pieghe della vita» e porta alla luce il misterioso sorgere di un’intonazione viva, capace di ridare novità e freschezza al libro ormai «sgualcito» di quella stagione poetica.
- 978-88-8419-828-0
- 2017
- €15.00
Mario Luzi poeta e scrittore, fu nominato Senatore a vita della Repubblica Italiana. Sin dagli anni del suo esordio letterario stringe amicizie con giovani impegnati nella cultura ermetica, come Piero Bigongiari, Alessandro Parronchi, Carlo Bo, Leone Traverso ed Oreste Macrì. Collabora alle riviste d'avanguardia come «Frontespizio», «Campo di Marte», «Paragone e Letteratura». Tra le sue opere poetiche: Avvento notturno (1940), Quaderno gotico (1940-1944), Primizie del deserto (1952), Su fondamenti invisibili (1971), Fuoco della controversia (1978, Premio Viareggio), Per il battesimo dei nostri frammenti (1985). Tra i suoi saggi si segnala: L’Opium chrétien (1938), Un’illusione platonica e altri saggi (1941), L’idea simbolista (1959), Vicissitudine e forma (1974), Dante e Leopardi o della modernità (1992), Prima Semina (1999), Vero e verso: scritti sui poeti e sulla letteratura (2002).
Vittorio Sereni (1913-1983), è noto al pubblico soprattutto per la sua opera poetica. Quattro raccolte, da Frontiera (1941), al Diario di Algeria (1947), misto di versi e prose, fino ad arrivare a Gli strumenti umani (1965) e Stella variabile (1979), che attraversano decenni cruciali del Novecento e che, progressivamente, prendono le distanze dal dettato ermetico, per assumere sempre più le cadenze discorsive della narrazione.
Francesca D'Alessandro insegna Letteratura italiana e Storia della critica presso la facoltà di Lettere dell’Università Cattolica di Milano e di Brescia. I suoi interessi si sono rivolti al Rinascimento e al Novecento italiano ed europeo, con particolare attenzione alla poesia. Tra i suoi lavori, due monografie dal titolo L’opera poetica di Vittorio Sereni (2001) e Lo stile europeo di Sergio Solmi, tra critica e poesia (2005). Con Claudio Scarpati è autrice di un Invito alla lettura di Montale (2004). Suo è anche il più recente volume Petrarca e i moderni, da Machiavelli a Carducci (2007). Per l’editore Aragno (nel 2011) ha curato Occasioni di lettura. Le relazioni editoriali inedite (1948-1958) di Sereni.