Le sei ali dei cherubini da uno studioso di formazione platonico-chartresiana il cui linguaggio deve molto al linguaggio allegorico e mitopoietico di Boezio, è un piccolo classico di erudizione angelologica che ha suggerito proiezioni immaginative a Dante, Chaucer e più recentemente a C.S. Lewis. Alano di Lilla si avvale del simbolismo delle penne delle ali dei cherubini per rappresentare le forme delle virtù, dalla fermezza all’umiltà, dall’amore per il prossimo alla purezza della mente. Indagando i significati mistici, intellettuali ed etico-penitenziali delle ali angeliche. Alano di Lilla dice, anche a noi che leggiamo la sua magnifica rappresentazione otto secoli dopo, che realizzando le singole virtù l’uomo "realizza" le penne paradisiache.
978-88-8419-026-6
2000
€7.23
Alano di Lilla
(Alanus ab Insulis), poeta, filosofo e teologo, nato nelle Fiandre intorno al 1120 e morto nel 1202, docente a Parigi e a Montpellier ed infine monaco cistercense nel monastero di Citeaux, fu autore di numerose trattazioni saggistiche di carattere religioso e di due tra i poemi più diffusi e celebri del medioevo, il De planctu Naturae e l’Anticlaudianus.