L’ultimo mare, «poema da guardare», con la sua incalzante sequenza di metamorfosi visive, più che «poema da interpretare», anche se si presta a un sondaggio analitico, descrivendo una perigliosa navigazione alla ricerca di un’identità psicologica ed etica, è la rappresentazione di un viaggio iniziatico. L’ulisside del viaggio, passato l’equatore, approda a un’isola per portare in secco (salvare) l’«annegato sublime»: l’ultimo mare è la poesia.
978-88-8419-163-7
2003
€12.00
Gian Piero Bona
(1926): sessant’anni di poesia, teatro, narrativa, traduzione e di amicizie quali Cocteau, Comisso, Soldati, Flaiano, Visconti, Ionesco, e oggi una posizione se non altro “sorprendente” nella storia della nostra letteratura contemporanea.