Natalino Sapegno
MANZONI
Lezioni e saggi
a cura di Chiara Fenoglio
Quel che si è detto per De Sanctis vale per Sapegno. Anche per lui Manzoni rappresentò una “scelta”, con tutte le differenze di prospettiva che una nuova letteratura postbellica avrebbe potuto prefigurare per la sua rinascita e per la rinascita civile tanto in Italia quanto in Europa: lo sforzo da lui compiuto da più di vent’anni per «sottolineare la straordinaria funzione innovatrice della sua opera e la validità nient’affatto esaurita del suo insegnamento» era convalidato da motivazioni storiche e etiche oltre che analitiche e interpretative, tra il lontano ridimensionamento estetico dei Promessi sposi di Benedetto Croce e quello ideologico di Antonio Gramsci, in un’esperienza d’identificazione che precede l’interpretazione.
- 978-88-8419-414-5
- 2009
- €30.00
Natalino Sapegno (1901-1990), critico e storico della letteratura italiana, accademico dei Lincei dal 1954, poi docente di letteratura italiana alle Università di Palermo e di Roma. Collaboratore di «Rivoluzione liberale», sviluppò, in sintonia con il gruppo gobettiano la polemica con la scuola gentiliana e maturò l’adesione al metodo crociano, da cui poi si distaccò definitivamente. Notevoli per metodo critico – interpretativo sono le edizioni commentate e curate di opere di Petrarca, Boccaccio, Dante, Poliziano. Fra le ristampe più recenti: Il Trecento (Milano, 1982), Frate Jacopone (Aragno, 2002), Pagine di storia letteraria (Firenze, 1985), Ritratto di Manzoni e altri saggi (Bari, 1986) e infine la terza edizione del Compendio di storia della letteratura italiana (3 voll. Firenze, 1989).