Jules-Amédée Barbey d’Aurevilly
MEMORANDA
«Quando si interessa qualcuno agendo nella maniera più insignificante, ecco che questa maniera insignificante significa e che ci si interessa di interessare. Maledetta vanità, cardine su cui giriamo senza staccarci» Barbey d’Aurevilly
- 978-88-9380-186-7
- 2022
- €30.00
Jules-Amédée Barbey d’Aurevilly (1808-1889), è autore di un’opera multipla fatta di romanzi (Une vieille maîtresse, Le chevalier Des Touche, Un prête marié), novelle (Les Diaboliques), saggi e diari (Memoranda, Disjecta membra). Questo archetipo del dandy diciannovesimo secolo fu, in una prima fase della sua vita, repubblicano, ateo e immoralista, per divenire, in seguito, cattolico e legittimista. Uno scrittore cattolico così sicuro della sua fede da prendersi con essa ogni sorta di libertà, anche quella di esserle infedele e restare l’immoralista di sempre.
Vito Sorbello per la casa editrice Aragno ha tradotto e curato: Viaggio in Italia di Taine (2003); la corrispondenza tra Gustave Flaubert e George Sand, Fossili di un mondo a venire (2004); Gli Dei antichi di Mallarmé (2008); l’edizione integrale del Journal. Memorie di vita letteraria dei fratelli Goncourt (7 voll., 2007-2009); le Memorie di Talleyrand, principe di Benevento (5 voll., 2011); i Lunedì. Principesse, amanti, salonnières e muse galanti di Charles-Augustin de Sainte-Beuve (3 voll., 2013); la corrispondenza di Arthur Rimbaud Non sono venuto qui per essere felice (2014); la corrispondenza di Stendhal Il laboratorio di sé (6 voll., 2016-2017).