« […] il saggio contro Kant, la Metakritik über den Purismum der reinen Vernunft [conta] solo sette fogli, ma davvero notevoli». G.W.F. Hegel
«Per molti Hamann non è stato solo un fenomeno interessante e stimolante, bensì un sostegno e una base di cui essi sentivano il bisogno, per sfuggire alla disperazione dei tempi». G.W.F. Hegel
978-88-9380-319-9
2024
€25.00
Johann Georg Hamann
nato nel 1730 a Königsberg (l’attuale Kaliningrad), concittadino e conoscente di Kant, è autore di rapidi saggi, spesso di pochissime pagine, concepiti come potenti e irriverenti incursioni in chiave antilluminista nei domini della teologia e della filosofia. Le sue opere diventano oggetto di culto già tra i maggiori dei suoi contemporanei: Goethe, Herder, Jacobi; a seguire Hegel e Kierkegaard. Nel 1905 Benedetto Croce si cimenta nella prima versione italiana della Metacritica. In tempi più recenti, Ernst Jünger, Pierre Klossowski e Henry Corbin testimoniano di una rinnovata devozione al “Mago del Nord”. Tra gli scritti bisogna ricordare l’Aesthetica in nuce (1762) e Golgatha und Schleblimini (1784). Muore nel 1788. La sua esistenza chiude l’Ancien Règime e annuncia l’epoca moderna.
Giuseppe Raciti
insegna filosofia teoretica e filosofia della storia all’università di Catania. Con Aragno ha curato la nuova ed. del Tramonto dell’Occidente di Spengler (2017-2019), L’incesto di Musil (2021), le Glosse critiche di Marx (2021), Socialismo di Weber (2022) ecc.