Furio Jesi
MITO
Ciò che già esiste, prima della mitologia, è il «mito»: ma come è possibile cogliere tale precedente, facendone una scienza o una visione del mondo, se la ricerca è destinata a rimanere entro la storia, e a incontrare dietro ogni mitologia un’altra mitologia? Consapevolezza critica – questa – da cui trae origine un diverso sapere, volto a individuare quella dialettica del mitologico che sottende la nostra cultura. Il problema centrale di questo saggio consiste proprio nel rintracciare le costanti, le oscillazioni, le fratture di significato del termine «mito» dall’antichità greca a oggi; nel ripercorrere, attraverso le tappe fondamentali del costituirsi di una «scienza del mito», i modi della sua appropriazione storica e culturale. La storia della «mitologia» rimanda, secondo Jesi, a un’alternativa ancor oggi presente non solo nell’approccio culturale al mito, ma anche nelle conseguenze radicalmente politiche che da questo derivano: la mitologia può infatti costituirsi come reperimento di costanti rappresentative o simboliche entro un vasto ambito culturale e storico o, all’estremo opposto, come la semplice regola di un gioco linguistico che tende a riunire sotto uno stesso nome la varietà di ciò che di volta in volta si presenta come l’enigma, il limite dell’inaccessibile, per ogni civiltà e per ogni cultura. Nell’analisi delle ricerche contemporanee – da Cassirer allo strutturalismo, da Eliade a Kerényi, da Jung a Dumézil a Propp – Jesi non abbandona mai la consapevolezza che il problema non è tanto l’accettazione ideologica e irrazionalistica della «sostanza» del mito, o il suo rifiuto, quanto piuttosto l’indagine sul concreto funzionamento di quella che egli definisce la «macchina mitologica», senza escludere il rischio di possibili manipolazioni del presunto «mito». Un esempio, al riguardo, è offerto anche dal testo inedito Sopravvivenze mitiche nell’esoterismo nazista presentato in Appendice al presente volume.
- 978-88-8419-389-6
- 2009
- €12.00
Furio Jesi (Torino 1941-Genova 1980) studioso di miti, storico delle religioni, critico letterario, traduttore e infine professore di Lingua e Letteratura tedesca nelle Università di Palermo e di Genova, ha pubblicato dapprima ricerche su temi attinenti il mito e le scienze religiose nell’ambito della civiltà egizia, greca e tracia. Si è poi dedicato all’approfondimento dei problemi posti dalle manifestazioni del mito nella moderna letteratura mitteleuropea. Tra i suoi scritti: La ceramica egizia (1958; nuova ed. 2008); Germania segreta (1967; nuova ed. 1992); Letteratura e mito (1968; nuova ed. 2002); Mitologie intorno all’illuminismo (1972; nuova ed. 1990); monografie su Rilke, Thomas Mann, Brecht, Kierkegaard, Rousseau, Pascal (1971-73); Mito (1973; nuova ed. 2008); Esoterismo e linguaggio mitologico. Studi su Rainer Maria Rilke (1976; nuova ed. 2002); La festa. Antropologia, etnologia, folklore (1977); Il linguaggio delle pietre. Alla scoperta dell’Italia megalitica (1978); La cultura di destra (1979; nuova ed. 1993); Materiali mitologici (1979; nuova ed. 2001); L’ultima notte (1987); L’accusa del sangue. Mitologie dell’antisemitismo (1993; nuova ed. 2007); la corrispondenza con K. Kerényi Demone e mito. Carteggio 1964-1968 (1999); Spartakus. Simbologia della rivolta (2000); Bachofen (2005); Il tempo della festa (2013).