Beniamino Dal Fabbro
MUSICA E VERITÀ
Diario 1939-1964
a cura di Matilde Biondi
Pubblicato per la prima volta nel 1967, il volume Musica e verità. Diario 1939-1964 offre la cronaca di un venticinquennio di vita musicale vissuta in prima persona dall’autore: le annotazioni, vivaci e originali per l’immediatezza della testimonianza concreta, descrivono opere e concerti tenutisi in gran parte alla Scala di Milano, alla Fenice di Venezia e al Comunale di Firenze, ma anche ritratti di illustri personalità, viste da vicino e colte insolitamente in momenti inediti e privati. Questo zibaldone di giudizi e memorie si segnala non solo per l’eccezionale competenza critica dell’autore, ma anche per la raffinatezza della scrittura. Pur d’argomento musicale, infatti, l’opera è di natura eminentemente letteraria: eventi e personaggi sono osservati attraverso il filtro della letteratura, distillati dalla sensibilità del poeta che li immortala in pagine che superano la contingenza della cronaca. Parallelamente agli avvenimenti si sviluppa, inoltre, una storia: quella di uno scrittore che ha voluto esercitare anche nella professione di critico musicale la sua indipendenza di giudizio a costo di urtare i gusti del pubblico. In un linguaggio senza reticenze Dal Fabbro ripercorre la sua carriera: gli scontri con gli idoli osannati dalle platee, la querela sporta contro di lui dalla Callas (che uscì sconfitta dal processo), il suo licenziamento da «Il Giorno». La «verità» allusa nel titolo risiede proprio nell’impegno morale e nel rifiuto di ogni compromesso che sovrintendono il rapporto intrattenuto dall’autore con la musica. La presente edizione è corredata da un’ampia introduzione sulla vita e sull’opera di Dal Fabbro, una nota che presenta il testo e ne ricostruisce la genesi, una ricca selezione di lettere inedite di argomento musicale tratta dai carteggi e, infine, un indice dei nomi e delle opere citate.
- 978-88-8419-561-6
- 2012
- €30.00
Beniamino Dal Fabbro (Belluno 1910-Milano 1989) è stato uno dei maggiori protagonisti della vita culturale milanese a partire dalla fine degli anni Trenta del Novecento. Sfuggente a qualsiasi formula definitoria, ha saputo declinare la letteratura nelle sue più variegate forme. Scrittore coltissimo, eccentrico e anticonformista, è stato autore di poesie, romanzi, prose di memoria, scritti autobiografici e di viaggio, nonché attento e acuto critico letterario. Eccellente e raffinato traduttore, ha pubblicato la prima versione in italiano dell’intera opera poetica di Paul Valéry. Si è occupato di musica, dando alle stampe alcuni saggi in volume ed esercitando pressoché per tutta la vita la critica musicale sulle pagine di numerosi quotidiani e riviste. Competente d’arte e pittore dilettante, ha frequentato gli artisti del cenacolo di Brera e ha scritto testi destinati a cataloghi di mostre. La critica si è accostata con diffidenza alla sua opera proprio a causa della varietà dei suoi interessi e, in parte, anche per il suo temperamento forte, orgoglioso e schietto.
Matilde Biondi dottoressa di ricerca in Italianistica, ha studiato la figura e l’opera di Dal Fabbro pubblicando e annotando il corpus epistolare conservato e selezionato dallo scrittore nella tesi di dottorato dal titolo Lettere a Beniamino Dal Fabbro (1937-1989). Edizione e commento, vincitrice nel 2009 del Premio Enrico De Nard.