Edoardo Persico
NOTIZIE DALLA MODERNITÀ
Tutte le opere vol. I (1923-1931); vol. II (1932-1935)
a cura e con introduzione di Giuseppe Lupo
Notizie dalla modernità, è questo il libro che raccoglie gli scritti completi di Edoardo Persico (1900-1936). All’epoca in cui il volume entrava nel catalogo delle Edizioni di Comunità, un cinquantennio fa e poco oltre, Persico era morto da ventotto anni, giovanissimo e in circostanze non del tutto chiarite, lasciando un’immensa quantità di articoli, recensioni, interventi in rubriche, saggi sparsi su riviste e quotidiani, alcuni dei quali (ma solo una piccola parte) avevano trovato asilo in due pubblicazioni milanesi, uscite entrambe a cura di Alfonso Gatto: Profezia dell’architettura e Scritti critici e polemici, ora raccolte in questa opera. Il dato che non può sfuggire è la varietà degli argomenti affrontati. L’autore che redige queste pagine, dal 1923 al 1935, è un uomo assetato di letture, cerca invano di trovare una ragione del suo stare al mondo nel carattere interdisciplinare delle materie a cui si avvicina e questa spasmodica ricerca sembra essere il riflesso della sua vicenda personale, quella di un individuo disponibile a varcare numerose esistenze. Non esiste un solo Persico, ma una galleria multiforme di figure che per oltre un decennio, da quando compaiono i suoi primi scritti fino alla morte, assumono aspetti differenti: è l’anima inquieta che da Napoli stabilisce contatti con Piero Gobetti, è l’operaio che lavora alla catena di montaggio Fiat, è il talent scout di scultori e artisti (per esempio i “Sei pittori” di Torino), è l’ideatore di collane editoriali (per esempio quella dei Fratelli Ribet, dove Montale pubblica nel 1928 la seconda edizione degli Ossi di seppia), è il fondatore della galleria d’arte “Il Milione”, è l’arredatore di negozi, è il direttore della rivista «Casabella».
- 978-88-8419-817-4
- 2016
- €60.00
Edoardo Persico (1900-1936), critico d’arte e saggista, dopo aver abbandonato gli studi di giurisprudenza si dedica ai suoi interessi artistici e letterari, pubblicando nel 1923 il racconto filosofico La città degli uomini d’oggi. Amico di Piero Gobetti, con cui collabora alle riviste «La Rivoluzione Liberale» e «Il Baretti», si trasferisce nel 1927 a Torino dove vive tra penose ristrettezze lavorando come uomo di fatica alla FIAT. Dopo sacrifici, fonda una propria casa editrice. Qui conosce Lionello Venturi e sostiene un gruppo di artisti che saranno noti come i “Sei di Torino”. Nel 1929 si trasferisce a Milano, dove collabora alla rivista Belvedere e intorno al 1930 fonda la galleria del Milione e nel 1931 diresse con Giuseppe Pagano la rivista Casabella. Dal 1934 rivolge il suo interesse verso l’architettura, aderisce al Movimento Razionalista, realizza arredi di interni e allestimenti per esposizioni. Viene trovato morto nella sua casa nel gennaio 1936.
Giuseppe Lupo insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università Cattolica di Milano e Brescia. Autore di romanzi e saggi, collabora alle pagine culturali di «Il Sole-24 Ore» e «Avvenire». Per Aragno ha curato Il secolo dei manifesti. Programmi delle riviste del Novecento (2006) e introdotto e annotato La storia dei “Gettoni” di Elio Vittorini (2007); gli Scritti di urbanistica e di industria (1933-1943) di Adriano Olivetti (2009); il «menabò» di Elio Vittorini (2016).