Pietro Giannone
NUOVI CODICI DEL TRIREGNO
Per un'edizione critica del Regno papale
Il volume presenta un frammento inedito del terzo libro del Triregno di Pietro Giannone (1676-1748), Del regno papale, trascritto dalle carte autografe dell’autore custodite nell’Archivio della Congregazione per la Dottrina della Fede (ex Sant’Uffizio). Composti prevalentemente a Vienna tra il 1732 e il 1734, prima che l’arresto del 1736 in Savoia interrompesse la prosecuzione dell’opera, i nuovi capitoli del Regno papale si snodano in un arco temporale che parte dall’impero di Giustiniano (VI sec.) e si conclude in piena età carolingia (VIII-IX sec.). In essi, Giannone continua ad analizzare il crescente consolidamento del potere temporale del papato, offrendo una ricostruzione della storia ecclesiastica e politica nell'Occidente e nell'Oriente cristiani. Un'ampia riflessione è rivolta alla figura di san Gregorio Magno - al quale l'autore avrebbe poi dedicato l’opera carceraria Istoria del Pontificato di Gregorio Magno - nonché ad altri temi significativi come l’espansione della religione islamica in Oriente. Compaiono, infine, le bozze giannoniane contenenti i sunti delle parti incompiute dell’opera.
- 978-88-9380-058-7
- 2020
- €40.00
Pietro Giannone (1676-1748), filosofo e giurista, esponente di spicco dell’Illuminismo italiano, si appassionò anche agli studi storici dedicandosi per ben vent’anni alla stesura della sua opera storica più conosciuta Dell’istoria civile del regno di Napoli (1723), che gli causò numerosi problemi con la Chiesa per il suo contenuto. Dopo varie pellegrinazioni, giunse a Ginevra, patria del calvinismo, dove compose un altro lavoro dal forte sapore anticlericale Il Triregno. Del regno terreno, Del regno celeste, Del regno papale (pubblicato postumo solo nel 1895) che gli costò nuovamente la persecuzione delle alte sfere ecclesiastiche culminate con la sua cattura. Durante gli anni della prigionia scrisse l’Apologia de’ teologi scolastici e l’Istoria del pontificato di Gregorio Magno. Nonostante l’abiura (1738), morì nella prigione del mastio della Cittadella di Torino il 17 marzo del 1748.
Marco Montano dottore in Filosofia presso l’Università degli studi di Roma «La Sapienza», ha discusso una tesi in Storia moderna su Blaise Pascal (1623-1662), pubblicata in estratti su «L’Acropoli» di Giuseppe Galasso e sulla «Rivista di Storia e Letteratura Religiosa». Borsista dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli è stato per due anni accademici borsista della Fondazione Luigi Einaudi di Torino.