Ercole Luigi Morselli
OPERE IN PROSA
Apparse in volumetti vari o soltanto su riviste, nei primi anni del 900, le opere in prosa di Ercole Luigi Morselli (1882-1921) vengono qui pubblicate per la prima volta in un unico volume. Il lettore potrà così familiarizzarsi con una scrittura e uno scrittore in evoluzione e la cui permeabilità con le proprie personali esperienze e l’attrazione per il teatro trasforma in un tutto inscindibile e coerente. La presenza costante di temi e immagini che si riversano dalla prosa al teatro, campo al quale si dedicherà poi quasi esclusivamente a partire dall’inizio della Prima guerra mondiale, consente di disegnare i contorni di un universo letterario con caratteri unitari che spesso rimandano, idealmente, da un testo all’altro, da una favola o una novella a un lavoro teatrale. I testi qui pubblicati sono divisi in 3 gruppi: quelli editi prima del 1909, le Fantasie e le Favole (Fratelli Treves, 1928), infine tutti gli altri testi, riuniti nelle due raccolte Storie da ridere… e da piangere (Vitagliano, 1919) e Il “Trio Stefania” (Fratelli Treves, 1919). Se è il carattere allegorico a dominare nelle Fantasie, l’ironia, ma spesso anche l’autoironia, è invece una delle caratteristiche principali di Morselli, come quella professata nella novella “Michele” in cui il narratore, che coincide con l’autore e con il personaggio, si rivolge direttamente al lettore per metterlo simpaticamente e antifrasticamente in guardia avvertendolo che: “Leggere novelle è forse il peggior modo di perdere il tempo!”.
- 978-88-9380-054-9
- 2021
- €25.00
Ercole Luigi Morselli (Pesaro 1882 - Roma 1921) è stato un astro filante della letteratura e del teatro italiano agli inizi del ‘900. Muore di malattia e di privazioni subite per anni, proprio nel momento in cui il successo comincia ad arridergli grazie al Glauco andato trionfalmente in scena al Teatro Argentina di Roma nel 1919. Pesarese di nascita e fiorentino d’adozione, Morselli coltiva l’amicizia di Papini e Prezzolini prima di imbarcarsi, nel 1903, con Federico Valerio Ratti, per un viaggio rocambolesco in nave che durerà più di un anno e che lo porterà prima in Sudafrica e poi in Argentina e Uruguay, dove combatterà con la camicia rossa garibaldina. Da tale esperienza umana scaturirà la scrittura: prima la prosa e in seguito il teatro. Trasferitosi a Roma, egli tenta dapprima l’esperienza giornalistica del «Mercurio», per poi lanciarsi negli albori del cinema come comparsa, sceneggiatore e aiuto regista. Morselli pubblica le Favole nel 1909, un messaggio classicista ricco di allusioni all’attualità nel pieno delle avanguardie futuriste. Le novelle e i testi teatrali, come anche i tentativi librettistici, saranno condotti dall’autore spinto, fino all’ultimo, da una fede indefessa nelle lettere e nell’arte. Le prose qui riunite per la prima volta testimoniano l’evoluzione della scrittura morselliana e al contempo una certa unitarietà dell’universo narrativo dell’autore.
Walter Zidarič slavista e italianista, è professore di Letteratura e Civiltà italiana all’Università di Nantes. Ha pubblicato varie monografie, in italiano e in francese, tra cui L’univers dramatique d’Amilcare Ponchielli (Paris 2010), Fonti e influenze italiane per libretti d’opera del ’900 e oltre (Lucca 2013), Tutto il teatro di Ercole Luigi Morselli (Roma 2017), la traduzione in versi, dal russo, della Rusalka di Puškin (Cosenza 2014). È anche librettista con Lars Cleen: lo straniero (in Pirandello oggi / Pirandello aujourd’hui, Pesaro 2017), per la musica di Paolo Rosato (Helsinki, 2-3 ottobre 2015), tratto dalla novella Lontano di Luigi Pirandello; e ancora autore del libretto Orione, tratto dall’omonimo dramma di Ercole Luigi Morselli, per la musica di Simone Fermani.