Jean Bodin
PARADOSSO SULLA VIRTÙ
a cura di Andrea Suggi
L’unica edizione del Paradoxon risale al 1596, l’anno della morte di Bodin, anche se lo stesso Bodin informa il lettore di aver concluso il testo già il 30 agosto del 1591. Si tratta di un’opera della piena maturità di uno tra i massimi pensatori del Rinascimento francese, polemicamente diretta contro la morale del ‘giusto mezzo’ di pretesa origine aristotelica. Vi è rappresentato un dialogo tra padre e figlio in cui sono affrontati alcuni dei temi classici della filosofia morale: a che cosa sia dovuta l’origine del male; in che cosa consistano il sommo bene, il dovere ed il fine dell’uomo; se gli uomini, dopo la morte, debbano aspettarsi, oppure no, che alla loro anima siano riservati premi o punizioni commisurati alle azioni commesse nel corso della vita; se sia possibile, con le sole forze umane, compiere ciò che è prescritto dalla legge divina e meritare così la salvezza dell’anima. L’edizione latina del Paradoxon è oggi assai rara ed è qui riprodotta accompagnata dalla prima traduzione italiana integrale dell’opera, nonché prima versione del testo in una lingua moderna. Nel 1598 ne fu pubblicata, postuma, una traduzione francese, opera dello stesso Bodin, riprodotta in Appendice in questo stesso volume.
- 978-88-8419-405-3
- 2009
- €15.00
Jean Bodin (1530 ca.-1596), politique, deputato del Terzo Stato agli Stati Generali di Blois del 1576, è autore della Methodus ad facilem historiarum cognitionem (1566), in cui polemizza con la teologia della storia e formula una teoria dell’influsso climatico sulla natura dei popoli; de Les six livres de la République (1576), in cui definisce il moderno concetto di sovranità e delinea i caratteri peculiari dello Stato assoluto; della Démonomanie des sorciers (1580), in cui descrive le caratteristiche di streghe e stregoni e ne sostiene la pericolosità; del Colloquium Heptaplomeres, inedito fino al 1857, in cui sette personaggi, ciascuno seguace di una religione storica diversa da quella degli altri, discutono di quale sia l’unica religione vera assumendole tutte come compossibili ed auspicando la piena libertà di coscienza e la pacifica convivenza tra fedeli di religioni diverse.
Andrea Suggi ha studiato all’Università di Pisa per poi insegnare Storia della filosofia del Rinascimento presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Al pensiero ed all’opera di Jean Bodin ha dedicato, tra l’altro, il volume Sovranità e armonia. La tolleranza religiosa nel Colloquium Heptaplomeres di Jean Bodin (2005); ha curato, inoltre, la riproduzione anastatica di Jean Bodin, Demonomania de gli stregoni, tradotta da Ercole Cato (2006).