Francesco Iannone
PIETRA LAVICA
Premio Poesia - "Subiaco Città del libro" 2015
Pietra lavica, un titolo netto, solido, tellurico, ma che sottintende un magma ribollente. Scrittura poetica, pertanto, come grumo rappreso e ‘raffreddato’ di una materia fluida e incandescente... La sfida e scommessa della poesia di Francesco Iannone sta nel coraggio di esporsi e dichiararsi, coraggio che solo chi è consapevole del proprio valore e saldo nei propri intendimenti osa: «Perché ti voglio bene così / come andando / verso casa di qualcuno / felice fischiettando/un motivo antico», sicuro che «l’amore salterà fuori dal secchio / come un’anguilla che si salva dal suo incubo». Perché solo da una tale chiarezza di visione, limpida e sorgiva, potrebbero nascere versi come questi: «Che ogni cosa stia perfettamente nell’arco del suo inchino / che ogni cosa stia perfettamente nel raggio del suo volo».
Giovanna Rosadini
- 978-88-8419-706-1
- 2016
- €10.00
Francesco Iannone è nato a Salerno nel 1985. Il suo primo libro Poesie della fame e della sete (2011) è risultato vincitore per l’opera prima dei premi “Solstizio” e “L’Aquila”, finalista dei premi “Penne” e “Beppe Manfredi”. È incluso nelle antologie La generazione entrante. Poeti nati negli anni ottanta (2011) e Post ’900 (2015). Suoi testi sono apparsi su numerose riviste, in Italia e all’estero, fra cui «Gradiva», «Italian Poetry Review», «Semicerchio», «ClanDestino» e altre. Ha pubblicato le sillogi Pietra lavica sulla rivista «Poesia» e Rasùle, in dialetto salernitano, sulla rivista «Atelier». Collabora con le riviste «Atelier» (di cui è redattore per le pagine on line), «ClanDestino» e «Levania».