Enrico Cuccia
PROMEMORIA DI UN BANCHIERE D'AFFARI
a cura di Sandro Gerbi e Giandomenico Piluso
Il libro raccoglie una serie di documenti d’archivio, per lo più inediti, scritti da Enrico Cuccia tra il 1932 e il 1997. Lo spartiacque – che divide le due sezioni del libro – è costituito dalla nascita di Mediobanca. Nella prima sezione, si scoprirà un Cuccia giovanissimo che segue a Londra il mercato dei cambi; che disquisisce sulla ristrutturazione dei debiti di guerra tedeschi; che esamina le irregolarità valutarie osservate in Etiopia; infine, che in piena guerra ragguaglia Mattioli circa la delicata situazione della Banca Ungaro-Italiana. Più densa la seconda sezione, quella dedicata ai cinquant’anni di Cuccia in Mediobanca: dal discorso pronunciato al Rotary di Firenze nel 1987, sulla genesi di Mediobanca, fino alla sua deposizione al processo per il crac Ferruzzi e ad un lungo studio sul sistema bancario italiano. Si tratta di materiali vari ed eterogenei, che consentono però di comprendere lo stile di lavoro del banchiere di via Filodrammatici (sempre proteso a difendere l’autonomia di Mediobanca); di constatarne alcuni giudizi severi su imprese e istituzioni; e di sentirne la costante insofferenza per i ben noti «lacci e lacciuoli», oltre che per il fatale debordare della politica nella finanza.
- 978-88-8419-664-4
- 2014
- €25.00
Enrico Cuccia nato a Roma il 24 novembre 1907, si laureò in Giurisprudenza nel ’29 all’Università «La Sapienza». Dopo un apprendistato a Parigi, fu assunto nel ’31 dalla Banca d’Italia e inviato alla sede di Londra, dove si occupò in prevalenza di mercati finanziari e cambi. Nel ’34 entrò all’Iri, allora diretto da Donato Menichella, al servizio ispettorato. Nel ’36 fu distaccato per quasi un anno in Africa Orientale, come delegato del ministero Scambi e Valute, rientrando poi all’Iri. Finalmente, nel ’38, passò alla Banca Commerciale di Raffaele Mattioli, dove fece una rapida carriera nel settore estero, compiendo numerosi viaggi anche durante la guerra. Partecipò nel ’46 alla fondazione di Mediobanca, di cui fu amministratore delegato fino al 1982. Rimase comunque nel consiglio finché nell’88 venne nominato «presidente d’onore» della stessa. Morì a Milano il 23 giugno 2000.
Sandro Gerbi (1943), storico e giornalista, ha pubblicato fra l’altro: Tempi di malafede. Piovene e Colorni (1999, 2012); Raffaele Mattioli e il filosofo domato (2002, 2017); Mattioli e Cuccia (2011); e, con Raffaele Liucci, Indro Montanelli (2014). Per l’editore Aragno, ha curato scritti di Vergani, Piovene, Malagodi, Baffi, Cuccia, Visentini, Antonello Gerbi. Per due decenni ha collaborato alle pagine culturali del «Sole 24 Ore» e del «Corriere della Sera».
Giandomenico Piluso insegna Storia economica all’Università di Siena e Business History all’Università Bocconi di Milano. La sua ricerca si concentra sull’evoluzione dei sistemi finanziari e monetari e dei modelli di corporate governance. È autore, tra l’altro, di: Mediobanca. Tra regole e mercato (2005) e, con Giangiacomo Nardozzi, Il sistema finanziario e la borsa (2010).