Apparsi su «L'Ambrosiano», «L'Interplanetario», «Croce rossa», «Broletto» e «La stirpe» tra il 1928 e il 1935, questi racconti rappresentano l'esordio narrativo di De Libero. Per argomento e per stile, essi si inseriscono nell'orizzonte della cultura romana tra le due guerre, dove convivono rappel à l'ordre e novecentismo, pittura metafisica e avanguardie futuriste, suggestioni orfiche e raffigurazioni surreali. Facendo ricorso alle esperienze visive di Savinio e Scipione, l'iscrivono alcuni passaggi delle Metamorfosi ovidiane inerenti ai miti di Orfeo, di Dafne e della Medusa. Ne scaturisce un quadro delicato, in cui il tema della fuga dalla realtà sconfina nello straniamento, sicché la figura di De Libero, a dispetto dell'etichetta di "forestiero" che egli stesso si cucì addosso, riflette le inquietudini del proprio tempo.
978-88-8419-098-3
2002
€11.00
Libero De Libero
(1903-1981), poeta e narratore, ha pubblicato raccolte di versi, tra cui Il libro del forestiero (1945), Banchetto (1949), Di brace in brace (1971), Scempio e lusinga (1972), Circostanze (1976); racconti e romanzi come Malumore (1945); Camera oscura (1952), Il guanto nero (1959), Racconti alla finestra (1969). Si è occupato inoltre di critica d’arte per conto di numerosi periodici e ha diretto la galleria romana “La Cometa” (1935-1938).