Sossio Giametta
SAGGIO SULLO ZARATHUSTRA
Così parlò Zarathustra è l’approdo finale del processo scatenato dai filosofi rinascimentali della natura come reazione alla decadenza della Chiesa. Proseguita poi soprattutto da Spinoza e Feuerbach, la lotta per la sostituzione di Dio con la natura e della teologia con la filosofia rimaneva astratta ed ebbe bisogno della grande ala poetica di Nietzsche per imporsi definitivamente come religione laica. Contro l’immortalità ed ogni trascendenza, Nietzsche esaltò infatti la vita caduca impregnata di infinità ed eternità; contro l’anima, il corpo flessuoso di cui lo spirito è compagno e araldo, e contro il cielo, la terra che “ha un cuore d’oro”. Per T.E. Lawrence, Così parlò Zarathustra è uno dei cinque libri titanici dell’umanità; è l’esplosione del genio linguistico di Nietzsche, che, anche come rappresentante del genio riformistico della Germania, è un secondo Lutero. Non tutti amano lo Zarathustra. Per molti è un poema fallito, roboante e retorico. Esso accusa infatti gravi difetti, che si spiegano col fatto che non fu scritto di getto ma a ondate successive, durante le quali l’ispirazione iniziale andò scemando. Ciò consentì l’intrusione di elementi estranei e lo svuotamento delle figure sintattiche, già piene di vita ispirata. Impeccabili i primi due libri; il terzo, vantato superiore come la parte filosofica, è proprio per ciò inferiore: Nietzsche era un genio psicologico, moralistico, poetico e soprattutto religioso, ma non un genio filosofico. Inutilmente sognò per tutta la vita di schierarsi coi filosofi classici con un Hauptwerk, un capodopera, che non scrisse perché non era nelle sue corde. La “filosofia”, nel terzo libro, non potenzia dunque ma guasta. Il quarto libro era l’inizio di una nuova opera, Meriggio ed eternità, che non nacque, per cui esso fu appiccicato a freddo a Così parlò Zarathustra come suo quarto libro. Ma nonostante i suoi difetti, lo Zarathustra rimane l’opera conclusiva dell’età moderna e sovrasta, per la sua portata, tutte le altre, non solo tedesche.
- 978-88-9380-078-5
- 2020
- €40.00
Sossio Giametta , Frattamaggiore 1929, vive a Bruxelles. Traduttore, filosofo, saggista, scrittore, ha collaborato all’edizione Colli-Montinari delle opere di Nietzsche. Ha tradotto tutte le opere di Nietzsche più quattro volumi di frammenti postumi. Ha tradotto inoltre opere di Schopenhauer, Cesare, Spinoza, Hegel, Goethe, Freud, Stirner ecc. È autore della filosofia dell’Essenzialismo in tre volumi: Il bue squartato (2012), L’oro prezioso dell’essere (2013), Cortocircuiti (2014), col Codicillo Grandi problemi risolti in piccoli spazi (2017). Ha pubblicato romanzi: Madonna con bambina e altri racconti morali (2006), Adelphoe (2015), Il colpo di timpano ( 2019) e racconti vari. Collabora a varie testate giornalistiche.