Stendhal
SALONS
a cura di Roberto Rossi Testa. Postfazione di Vito Sorbello
Nel 1821 Stendhal è esule in Francia, in una Parigi che definisce «patria della piccolezza». Inseguito dalla polizia austriaca ha dovuto lasciare la "sua" Milano. Con le finanze allo stremo e l'incubo del futuro, Henry Beyle si fa giornalista e scrive articoli di critica d'arte per delle riviste, anche britanniche. Della produzione giornalistica di Stendhal fanno parte tre testi recuperati e riuniti sotto il titolo di Salons. Il titolo fa riferimento all'esposizione del Louvre del 1822 che suggerì all'autore «una critica amara». «L'occhio esercitato» di Stendhal si mostra inesorabile verso i pittori suoi connazionali, cui rimprovera una certa anemia espressiva e la mancanza di sentimento a profitto dell'enfasi della forma che può giungere sino alla posa teatrale. Per Stendhal i pittori della scuola francese sono aridi, mancano di pathos che non contrasta con il bello. Anzi, gli dà vita, movimento. Da questi articoli giornalisti si ha la conferma della leggerezza insondabile e tuttavia riconoscibilissima della scrittura di Stendhal. E traspare in controluce quel To the happy few che pose a chiusura della Certosa di Parma (Vito Sorbello)
- 978-88-8419-119-9
- 2006
- €10.00
Stendhal (1783-1842), pseudonimo di Henri Beyle, scrittore francese, autore di Storia della pittura in Italia (1817), Roma, Napoli e Firenze (1817), Passeggiate romane (1829), del trattato Considerazioni sull’amore (1822) e di Racine e Shakespeare (1823-25). Tra i romanzi, si ricordano: Il rosso e il nero (1830), La certosa di Parma (1839) e l’incompiuto Lamiel, cui aveva lavorato negli anni 1839-42.
Roberto Rossi Testa è nato nel 1956 a Torino dove vive. Traduttore e saggista, ha pubblicato la raccolta di poesie Stanze della mia sposa (1987), Poca luce (2002), Eunoè (2005), Sposa del vento (2007) e la raccolta di racconti Storie di dèi e di animali (1995).
Vito Sorbello per la casa editrice Aragno ha tradotto e curato: Viaggio in Italia di Taine (2003); la corrispondenza tra Gustave Flaubert e George Sand, Fossili di un mondo a venire (2004); Gli Dei antichi di Mallarmé (2008); l’edizione integrale del Journal. Memorie di vita letteraria dei fratelli Goncourt (7 voll., 2007-2009); le Memorie di Talleyrand, principe di Benevento (5 voll., 2011); i Lunedì. Principesse, amanti, salonnières e muse galanti di Charles-Augustin de Sainte-Beuve (3 voll., 2013); la corrispondenza di Arthur Rimbaud Non sono venuto qui per essere felice (2014); la corrispondenza di Stendhal Il laboratorio di sé (6 voll., 2016-2017).