Luigi Russo (1892-1961) inserì fin dai 1921 Salvatore Di Giacomo fra i poeti più in vista del Novecento. L’incontro con quella poesia dialettale illuminava anche i rapporti che il giovane critico, autore nei 1919 del celebre volume su Verga, ebbe con Benedetto Croce. Siciliano sulfureo, Russo offre un’analisi dell’opera poetica e si misura con la musicalità del dialetto napoletano e si addentra negli, aspetti linguistici del testo. Oltre al testo laterziano, stampato nel ’45, il lettore potrà leggere oggi il capitolo del ’59 Salvatore Di Giacomo poeta grande del Reame di Napoli, e disporrà di un aggiornamento bibliografico. L’opera, redazionalmente accurata, è preceduta da uno studio storico di Dante Della Terza.
- 978-88-8419-101-7
- 2003
- €15.00
Luigi Russo (1892-1961), docente di letteratura italiana al Magistero di Firenze, poi all’Università di Pisa dove ricoprì la carica di rettore e direttore della Scuola Normale. Diresse «Il Leonardo», «La Nuova Italia» e «Belfagor», la rivista da lui fondata nel 1946. Tra le sue opere, si ricordano: Problemi di metodo critico (Bari, 1929 e 1950) e L’elogio della polemica (Bari, 1933), in cui si trova raccolta tutta la sua produzione fino al 1931), Machiavelli (Bari, 1949), gli studi su Manzoni con le edizioni delle liriche e delle tragedie e dei Promessi Sposi (1932 e 1935), l’edizione delle prose e poesie di Foscolo (Firenze, 1941), e gli studi su Boccaccio con la Scelta del «Decameron» e opere minori (Firenze, 1938) e le Letture critiche del «Decameron» (Bari, 1956). Di grande divulgazione, infine, la Storia della letteratura italiana (Firenze, 1957).