Se ci cadesse in terra un libro di cristallo vorremmo ritrovare in ogni frammento, tenuto con accortezza tra le dita, un ricordo della bellezza delle sue pagine, come se, privato delle premesse e delle attese, ogni pensiero godesse di vita propria. Gli aforismi, ponendosi umilmente o pretenziosamente tra la prosa e la poesia, sono, come dice l’autore nella premessa, semplici schegge che solo qualche romantico illuso potrebbe pretendere di ricomporre a unità. Meglio allora considerare questa raccolta di riflessioni, talora acute come spilli, altre volte estese come lastre diseguali, a mo’ di piccole e gustose caramelle. Unica avvertenza, non aspettarsi che possano sostituire un pasto completo, ma limitarsi a gustarle una ad una, senza fretta, perché il loro sapore rimanga unico e particolare a stuzzicare il palato della mente senza mai scordare che l’aforisma è un «piccolo gioco di parole che vuol sembrare verità ma, come ogni cosa, è solo illusione».