Natalino Sapegno
SEBBENE SPERI DI NON DIVENTAR MAI UN BIBLIOFILO
... sebbene speri di non diventar mai un bibliofilo, tuttavia dell’ansia avida e cupida di quei giorni m’è rimasto il piacere che provo ancora di tanto in tanto d’andar rovistando fra gli opuscoli sgualciti e la polvere che ricopre abbondante i dorsi di pelle slabbrati e tarlati, e il gusto di sfogliare i bei cataloghi, dove ogni numero quasi acquista un doppio interesse e una mirabile individualità, per merito del libraio che, mostrandocene nelle sue note la rarità e la preziosità, intessendo tra riferimenti bibliografici lo splendido elenco degli ex libris illustri, offrendoci magari qualche riproduzione in fac-simile delle incisioni più belle, ce ne ricrea come per miracolo la figura singola e la storia antica e gloriosa... (Natalino Sapegno)
- 978-88-8419-081-9
- 2002
- €7.00
Natalino Sapegno (1901-1990), critico e storico della letteratura italiana, accademico dei Lincei dal 1954, poi docente di letteratura italiana alle Università di Palermo e di Roma. Collaboratore di «Rivoluzione liberale», sviluppò, in sintonia con il gruppo gobettiano la polemica con la scuola gentiliana e maturò l’adesione al metodo crociano, da cui poi si distaccò definitivamente. Notevoli per metodo critico – interpretativo sono le edizioni commentate e curate di opere di Petrarca, Boccaccio, Dante, Poliziano. Fra le ristampe più recenti: Il Trecento (Milano, 1982), Frate Jacopone (Aragno, 2002), Pagine di storia letteraria (Firenze, 1985), Ritratto di Manzoni e altri saggi (Bari, 1986) e infine la terza edizione del Compendio di storia della letteratura italiana (3 voll. Firenze, 1989).