Il volume raccoglie quindici saggi, due dei quali inediti, che analizzano con grande lucidità alla principale antinomia che insidia il sapere storico: «da un lato si è consapevoli di quanto sia insostituibile l’esperienza diretta, e irripetibile, dei fatti, smarritasi la quale si avrà un’immagine via via sempre più deformata. [...] Sul versante opposto vi è però la nozione del lavoro storico come progressivo disvelamento di «arcana», la certezza cioè dell’enorme progresso di conoscenza che potrà venire dall’affiorare – tutt’altro che indolore – magari a distanza di anni, di documenti che non erano accessibili, anzi erano ignoti ai contemporanei e che tali restano per molto ancora anche per i posteri. Questo milita in favore di una concezione opposta alla precedente: che, cioè, solo molto dopo i fatti ci si possa illudere di fare storia» (Luciano Canfora)
- 978-88-8419-150-5
- 2003
- €8.00
Luciano Canfora nato a Bari, è ordinario di Filologia greca e latina presso l’Università di Bari. Laureatosi in Storia romana, ha svolto il perfezionamento in Filologia classica alla Scuola Normale di Pisa. Assistente di Storia Antica, poi di Letteratura Greca, ha insegnato anche Papirologia, Letteratura latina, Storia greca e romana. Fa parte del Comitato scientifico della “Society of Classical Tradition” di Boston e della Fondazione Istituto Gramsci di Roma. Dirige la rivista «Quaderni di Storia» e la collana di testi “La città antica”. Fa parte del comitato direttivo di «Historia y critica» (Santiago, Spagna), «Journal of Classical Tradition» (Boston), «Limes (Roma)». Ha studiato problemi di storia antica, letteratura greca e romana, storia della tradizione, storia degli studi classici, politica e cultura del XX secolo. Molti dei suoi libri sono stati tradotti in USA, Francia, Inghilterra, Germania, Grecia, Olanda, Brasile, Spagna, Repubblica Ceca.