«Quando qualcuno parla, fa più chiaro», scrive la psicoanalista austriaca Hermine Hug-Hellmuth nel Diario di una giovinetta prefato da Sigmund Freud. Un libro «scritto per dire delle cose a una persona», dunque «per non impazzire» – come dichiara Bordini nella sua prefazione – fa rinsavire chi lo legge, perché punta un faro da ring sulla sua vita, non soltanto amorosa, ma di relazione. La tenace Strategia di Bordini è mettere in scena la confusione che segue all’apparir del vero, che presenta sé stesso in parvenza d’«amore», ma riverbera la sua ombraluce fino allo stato inerme dell’infanzia. Strategia è infatti scritto senza risparmio e non risparmia neanche l’autoavverarsi della profezia di morte (simbolica) all’avversario amoroso che, in questo caso, coincide col primo lettore. E pure noi, lettori postumi all’amore qui dato, riceviamo diretti in pieno viso, se mai una volta siamo stati investiti dallo spavento che chiamiamo «amore». Bordini prova a emanciparsi dall’ossessione trasferendo in contesto agonistico la «donna de lo schermo» dantesca, che ora diventa una «sparring-partner» ma poco dopo, nient’affatto salvo, scrive il nome dei nomi, mamma, con la voce che quasi gli fallisce per i singhiozzi, spostato nel tempo senza tempo della psiche Il seme del piangere di Giorgio Caproni – che, a sua volta, lavorava un seme dantesco. Con Bordini, che invoca la madre passando attraverso la perdita della donna amata, torniamo dunque due volte al padre della nostra poesia: una per via diretta (la «donna de lo schermo») e una per via indiretta (il piangere caproniano) ma, soprattutto, attraversiamo il confine tra così detta realtà e scienza interiore, tra follia e ragione, dunque tra vita e morte, conosciamo per negazione come in Montale («so chi non amo») e ritorniamo a noi come rinati, come sciacquati da una colonna d’acqua, per metà pianto e per metà futuro. Maria Grazia Calandrone
- 978-88-9380-041-9
- 2019
- €15.00
Carlo Bordini (1938) è poeta e narratore. Ha pubblicato poesie con Savelli, Empirìa, Alla pasticceria del pesce, Isola, Scheiwiller, Luca Sossella, IkonaLiber. Il corpo completo della sua poesia è stato raccolto nel 2010 da Luca Sossella ne I costruttori di vulcani. Tutte le poesie 1975-2010. Successivamente: Assenza, Carteggi letterari, 2016. La sua narrativa (due romanzi, un Manuale di autodistruzione e numerosi inediti) è raccolta in Difesa Berlinese (2018). Inoltre: Pezzi di ricambio (racconti e frammenti) (2003, ristampa 2019). Nel 2017 gli è stato attribuito il Premio Nazionale Elio Pagliarani alla carriera per la poesia. È tradotto in varie lingue.