«Conosco il tuo male. È quello ch’io chiamo “tetano metafisico”. Ne guarirai. Lo Spirito è sopra di te e troppo tu devi operare per te e per gli altri – sono crisi, le tue, che preparano la Pentecoste. Non così di me. Esse m’hanno lasciato dilettante, indifferente, un po’ sorridente – strafottente. Ma io ho trent’anni, mi sono nevrastenizzato con Wagner, e Bacco, Tabacco e l’Altra m’hanno ridotto “su fumo di sigarette”... Spinitico, artritico, nevropatico, io mi sono ridotto a sorridere, fra una convalescenza e l’altra». (Giuseppe Vannicola a Giovanni Papini, 25 maggio 1907)
978-88-8419-929-4
2017
€35.00
Giuseppe Vannicola
(1876-1915), poeta e musicista, ma anche scrittore, giornalista ed editore, fondatore delle riviste «Revue du Nord» (1904-1907) e «Prose» (1907-1908), viene ricordato soprattutto per la sua amicizia con Giovanni Papini, Giuseppe Prezzolini, Giovanni Amendola, Filippo Tommaso Marinetti e André Gidé, nonché per la sua collaborazione a diverse pubblicazioni tra le quali: «L’Alba», «Il Regno», «Leonardo», «Poesia», «La Voce», «Lacerba», «Il Mattino». Tra le sue opere: Sonata Patetica (1904); Corde della grande lira (1906); Kundry (1907); Distacco (1908); Elsa l’abbandonata (1909); Il veleno (1912).