Frances Amelia Yates
THEATRUM ORBIS
edizione italiana a cura di Tiziana Provvidera
Quale teatro se non il «Globe», che porta un nome tanto esplicito e significativo, può racchiudere in sé l’idea degli antichi di un luogo cosmico, religioso e magico in cui si dipana l’esistenza dell’uomo? «Il Globe», scrive la Yates, «era un teatro magico, un teatro cosmico, un teatro religioso, un teatro di attori, progettato per dare il più completo sostegno alle voci e ai gesti degli attori mentre recitavano il dramma della vita umana all’interno del «teatro del mondo». Istituendo il collegamento tra il «teatro della memoria» di Fludd e il «Globe» di Shakespeare la Yates ha il merito di avere fornito un’ipotesi affascinante circa le origini del teatro pubblico elisabettiano. Considerare infatti il teatro elisabettiano come il prodotto dell’applicazione delle teorie architettoniche classiche contenute nel trattato De architectura di Vitruvio ha significato in qualche modo andare a rintracciarne le origini nella lontana Italia rinascimentale e neoplatonica piuttosto che nell’Inghilterra di allora, provinciale e arretrata. Indagando infine i diversi punti di contatto tra il disegno del teatro elisabettiano e quello dell’antico teatro vitruviano, ed in particolare i concetti di proporzione e di armonia cosmica, di simmetria e di acustica, emerge chiaramente come attraverso il suono sia possibile percepire la struttura proporzionata del cosmo.
- 978-88-8419-100-7
- 2002
- €20.00
Frances Amelia Yates membro del Warburg Institute di Londra, è stata una delle più importanti studiose inglesi del Rinascimento e di Giordano Bruno. Tra le sue opere: The art of memory (1966), Giordano Bruno and the Hermetic Tradition (1964), The Rosicrucian Enlightenment (1971), Shakespeare’s last plays (1975), The Valois Tapestries (1959), Astrea: The Imperial Theme in the Sixteenth Century (1975), molte delle quali tradotte in italiano. È scomparsa nel 1981.
Tiziana Provvidera è Honorary Research Associate presso il Dipartimento di Italianistica dello University College London, dove insegna moduli di Filosofia del Rinascimento, e collabora con la Sapienza Università di Roma in qualità di coordinatrice del Centro di ricerca scientifica “Laboratorio Erasmo” e con il Centro Studi Piero Gobetti di Torino. È inoltre membro della redazione di alcune riviste internazionali di studi politici e rinascimentali e ha partecipato a numerosi convegni italiani e internazionali del settore. Ha pubblicato e curato diverse edizioni critiche di testi rinascimentali, un epistolario tra Norberto Bobbio ed Eugenio Garin, le Opere politiche (3 voll.) del filologo ed erudito fiammingo Giusto Lipsio, al cui pensiero politico e alla sua ricezione nell’Italia tardo rinascimentale ha dedicato anche una monografia. Si occupa in particolare di filosofia politica ed etica nel mondo classico e nella storia del pensiero moderno.