Giorgio Manganelli
TRAGEDIE DA LEGGERE
...Ho del teatro una idea piuttosto perplessa, e tuttavia eccitante; un sistema di diffidenze, irritazioni e imprecise speranze. Mi irrita che a teatro ci siano attori e pubblico. Cominceremo, dunque, e per tempo a inchiodare porte e finestre... ...Non amo, diffido di, disamo, ho in uggia, in dispetto, detesto il teatro agonistacentrico, inventato per il grande attore, colui che strappa l’applauso a scena aperta......Vorrei definire il teatro: occupazione verbale, gestuale e visiva di uno spazio privilegiato. Privilegiato significa che il pubblico è ‘fuori’. Proibiti gli applausi, sconsigliato l’ingresso......La parola teatrale è un luogo plastico, oggettivo, non psicologico, a deplorare l’ineffettualità metafisica di un rapporto sessuale; ma a costruire un oggetto astratto, inafferrabile, mentitore... (Giorgio Manganelli)
- 978-88-8419-206-4
- 2005
- €22.00
Giorgio Manganelli (1922-1990) scrittore e saggista. Autore di saggi come: La letteratura come menzogna, Angosce di stile, Laboriose inezie; moralità e reportages come: Cina e altri orienti, ha pubblicato numerose opere narrative o di divagazione e confessione, come: Hilarotragedia, Agli dei ulteriori, Pinocchio: un libro parallelo, Centuria, Discorso dell’ombra e dello stemma, Dall’inferno, Tutti gli errori, Rumori o voci, Encomio del tiranno. Postumi sono usciti La palude definitiva, Esperimento con l’India e La notte. Nel 1989 aveva raccolto pagine narrative e critiche in Antologia privata. Giustamente nota la sua raccolta di articoli Improvvisi per macchina da scrivere.