Aldo Palazzeschi
USANZE D'OGGI
Poeta e scrittore, “acrobata” del verso libero teorizzato da Filippo Tommaso Marinetti, Aldo Palazzeschi contribuisce al movimento futurista con il manifesto Il controdolore (qui riproposto in appendice), la raccolta poetica L’incendiario e il romanzo Il codice di Perelà. Le veneri dell’iconoclastia di matrice futurista, seppur in forma mitigata, segneranno pressoché tutte le opere del fiorentino, inclusi gli scritti qui raccolti che, fra l’articolo di costume e il bozzetto aneddotico, confermano l’immagine – tramandataci dalle storie letterarie – di un Palazzeschi attento osservatore della vita di tutti i giorni, con la sua consueta dose di leggerezza mista a umana comprensione.
- 978-88-9380-264-2
- 2023
- €15.00
Aldo Palazzeschi , pseudonimo dello scrittore Aldo Giurlani (Firenze 1885 - Roma 1974), esordì come poeta crepuscolare nel 1905 con I cavalli bianchi, a cui seguirono Lanterna (1907) e Poemi (1909). Dopo di che, su invito di Filippo Tommaso Marinetti, aderì al movimento futurista pubblicando, tra l’altro, la raccolta di poesie L'incendiario (1910) e il manifesto Il controdolore (1914). Diede piena testimonianza della sua vocazione narrativa con il romanzo Le sorelle Materassi (1934), ritenuto da più parti il suo capolavoro. All’interno della letteratura italiana del Novecento, un posto di primo piano è stato riconosciuto alla sua produzione novellistica, comprendente le raccolte Il re bello (1921), Il palio dei buffi (1936), Bestie del ‘900 (1951), Il buffo integrale (1966). La sua carriera di narratore si concluse con la cosiddetta «trilogia del vegliardo», che parve ad alcuni un ritorno alle forme sperimentali della stagione futurista: Il doge (1967), Stefanino (1969) e Storia di un’amicizia (1971). Fondate sulla constatazione che «la gioventù e la vecchiaia sono il tempo della follia» sono le sue due ultime raccolte poetiche: Cuor mio (1968) e Via delle cento stelle (1972).
Giuseppe Balducci (1992) ha studiato presso l’Università degli Studi di Bari, dove si è laureato in Lettere con una tesi sulla sezione di emblematica del Fondo speciale «Mario Praz» (Fondazione Primoli, Roma) presso la cattedra di Bibliografia e Biblioteconomia. Si è occupato di narrativa e saggistica italiana e straniera, con contributi, tra gli altri, su Mario Praz, Pierre Loti e Henry de Montherlant. Ha curato, tra le altre, le seguenti edizioni: Mario Praz, Misteri d’Italia (Torino, 2022); Marcel Proust, Soggiorno a Venezia (Milano, 2022); Pierre Loti, Uomo di mare (Torino, 2023); Henry de Montherlant, Giulio Cesare. Dialogo con un’ombra (Torino, 2023). È membro della Society for Emblem Studies (Utrecht University) e della Bibliographical Society of America (BSA).