Paolo Baffi
VIA NAZIONALE E GLI ECONOMISTI STRANIERI
1944-1953
a cura di Beniamino Andrea Piccone
Paolo Baffi è stato una figura di spicco nella storia economica d’Italia. In questo saggio emerge in modo vivido il denso intreccio di relazioni da lui intessute nel dopoguerra con il mondo accademico nazionale e internazionale. Come ha scritto Mario Draghi, Baffi si è interfacciato con grande credibilità e sapienza «con gli economisti-funzionari appartenenti alle organizzazioni internazionali come l’ECA, l’OECE, la Banca Mondiale: impegnati a tracciare o a suggerire, fra spinte intellettuali ed esigenze politiche, il sentiero di sviluppo dell’Italia nella ricostruzione». Sempre secondo Draghi, Via Nazionale e gli economisti stranieri 1944-1953 «è un saggio che spiega perfettamente il ruolo decisivo che un centro di ricerca di alto livello può svolgere in momenti cruciali per la vita economica di un paese. Baffi ha rappresentato il fulcro di questa attività per molti anni». Il saggio di Baffi rappresenta dunque un contributo di raro valore alla conoscenza della storia economica del decennio 1944-1953 nel quale molte grandi speranze si tradussero in realtà. Tra i personaggi che si incontrano in queste pagine, oltre cinquanta stranieri e una quarantina di italiani, alcuni, memorabili in sé, altri, messi in risalto nelle parole di Baffi, affiorano dalla storia e dalla cronaca con un rilievo a tutto tondo. Il saggio di Beniamino A. Piccone contestualizza i densi eventi del dopoguerra italiano che vede Baffi come un vero protagonista, nonostante la storiografia tenda a non assegnargli lo spazio che merita. È interessante anche accostare alla lettura dei testi quella delle lettere e dei documenti qui ripresi dall’Archivio Storico della Banca d’Italia.
- 978-88-8419-846-4
- 2017
- €18.00
Paolo Baffi nato a Broni (Pavia) il 5 agosto 1911, si laureò nel 1932 presso l’Università Bocconi, dove fu assistente di Statistica dal 1933 al ’36. Entrò poi in Banca d’Italia e fu assegnato al Servizio studi economici, che diresse dal 1944 al 1956. Nel triennio 1945-47 effettuò varie ricerche e missioni per conto del governo e della Banca d’Italia, e in seguito fu consigliere economico di entrambi. Direttore generale della Banca d’Italia dal 1960 e governatore dal 1975, dovette dimettersi nell’ottobre 1979 a seguito di pretestuosi attacchi giudiziari (che colpirono anche il vicedirettore generale Mario Sarcinelli). Pienamente prosciolto da ogni accusa, fu poi nominato governatore onorario. Morì a Roma il 4 agosto 1989.
Beniamino Andrea Piccone private banker presso Nextam Partners Sgr, storico dell’economia, insegna Sistema finanziario presso la LIUC – Università Carlo Cattaneo di Castellanza. Ha lavorato a Milano e Londra in banche d’investimento e società di gestione del risparmio. Collaboratore di «La Repubblica» e di Econopoly, blog de «Il Sole 24 Ore», è l’animatore di Faust e il Governatore, apprezzato blog di economia, finanza e spirito civico. Per Nino Aragno Editore ha già curato, con Sandro Gerbi, il volume di Paolo Baffi Parola di Governatore (2013), e il carteggio tra Paolo Baffi e Arturo Carlo Jemolo, Anni del disincanto. Lettere 1967-1981 (2014).