Ultime Opere

Le Opere Nino Aragno Editore di ultima pubblicazione
INDAGINI IN BOW STREET

Henry Fielding

INDAGINI IN BOW STREET

Biblioteca Aragno

Un giovane parruccaio giustiziato sul famigerato patibolo di Tyburn e una giovane domestica esiliata nelle remote colonie americane: quelli di Bosavern Penlez e di Elizabeth Canning sono due dei casi giudiziari più controversi del Settecento inglese, capaci di condizionare elezioni politiche e dibattiti pubblici. La loro eco, impregnata di pruriti voyeuristici e di radicati pregiudizi sociali, sarebbe giunta sino alle orecchie di Voltaire, che si sarebbe ispirato proprio al caso di Elizabeth Canning per indicare alla giustizia francese, sinonimo di vendetta privata, il modello ideale di una giustizia, quella inglese, sinonimo di pubblico ammonimento. A questi casi sono dedicati i due resoconti firmati dal più celebre giudice-scrittore dell’età dei Lumi, Henry Fielding, attivo nel tribunale londinese di Bow Street, direttamente coinvolto nelle indagini. Pubblicati tra 1749 e il 1753, i due opuscoli di Fielding testimoniano di una microstoria oscura e affascinante, che si dipana tra vicoli malfamati e squallide prigioni, tra taverne e bordelli frequentati da vagabondi, reduci squattrinati, guardie corrotte e poveri diavoli.

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I MIEI LIBERTINI

Arrigo Cajumi

I MIEI LIBERTINI

Ante Litteram

Tra le cattedre di Arrigo Cajumi, risalterà la terza pagina. In particolare distinguendosi come ritrattista secondo la lezione di Sainte- Beuve: la vita (la biografia) non separata dalla letteratura, la vita che permea l’opera. I miei libertini è un suo libro involontario, un’antologia di pagine, apparse soprattutto su La Stampa, dedicate alle intelligenze o di nascita o di scuola o di frequentazione piemontese, tra cultura e politica, dall’ottocentesco Angelo Brofferio a Piero Gobetti, da Guido Gozzano a Antonio Gramsci, da Giovanni Giolitti a Benedetto Croce, da Leone Ginzburg a Augusto Monti, da Luigi Einaudi a Cesare Pavese. Libertini – come spiegò Ferdinando Neri, un maggiore di Cajumi, presentando il journal dell’allievo Pensieri di un libertino - “nel significato che la parola acquistò particolarmente nel francese del Seicento e che si connette con la libertà di pensiero: libertà che, accusata di licenza, venne confusa con quella del costume”. Via via a comporsi (a ricomporsi) è un ideale mondo di ieri, venerato tanto profondamente quanto sobriamente, nella consapevolezza, e nella fierezza, della sua irripetibilità.

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ALCIBIADE

Mario Praz

ALCIBIADE
Gli articoli di «Paese Sera»

Biblioteca Aragno

Dal primo del novembre 1960 all’ultimo del febbraio 1972, la presente raccolta comprende tutti gli articoli – in gran parte mai raccolti in volume – di Mario Praz apparsi su “Libri” di Paese Sera, il primo supplemento culturale italiano, ideato da Gianfranco Corsini. Se nell’articolo d’esordio l’autore si firma col suo nome, nei successivi Praz cela la sua identità con il nom de plume “Alcibiade”, un nome che – a scanso d’equivoci – non voleva essere un richiamo classico ma un tributo al nonno materno, che era stato, secondo le tradizioni militari della famiglia, ufficiale dei Carabinieri e non poca influenza aveva avuto sul giovane Praz – specie dopo la scomparsa del padre Luciano – come nella scelta di iscriversi alla facoltà di Legge. Dalle piazze di Roma a via Toledo a Napoli, dal Rinascimento fiorentino alle miniature persiane e alle “belle cineserie”, la raccolta offre un saggio dei gusti e delle preferenze di Praz con gli estri e le varianti di un grande registro di colori e di costumi: soltanto è che i colori sempre risplendono, mentre i costumi sono in crisi.

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MARCO POLO: IL MERCANTE CHE INVENTÒ UN MONDO

Giorgio Manganelli

MARCO POLO: IL MERCANTE CHE INVENTÒ UN MONDO

Biblioteca Aragno

«Marco Polo, l’uomo che inventò l’Oriente degli Europei» «Una costellazione di enigmi, ironie, ambigui indizi, presiede alla nascita del Milione di Marco Polo, uno dei grandi libri della civiltà europea…. il Milione, nato come libro di memoria esatta, diventava una possibilità di favola, di fantasia, qualcosa che esiste solo nelle innumerevoli varianti, di cui non è lecito tentare una edizione definitiva» «[Il Milione] un libro perduto da sempre e da sempre con noi» «Marco Polo è stato un momento mitico dell’Occidente e dell’Oriente. Come una figura allegorica, Marco Polo indica il momento in cui le due metà del Mondo cominciano a frequentarsi, a cercarsi, a conoscersi» «L’uno dettando, l’altro scrivendo, i due carcerati ritrovarono la gioia ariosa delle grandi pianure, dei fiumi lenti» «Dèmoni Marco ne incontrò nel suo sterminato viaggio: specie i dèmoni dei luoghi deserti, voci minacciose nella notte, suoni svianti di carovane, apparizioni mentite di compagni di viaggio che fanno smarrire la strada e perdere il viaggiatore in luoghi dove nessuno potrà mai più trovarlo»

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UNA VITA NELLO SPECCHIO

Massimo Berruti

UNA VITA NELLO SPECCHIO

Biblioteca Aragno

“Devo decidermi a dare una riordinata”, pensa, fermo, dopo aver aperto la porta blu elettrico che dà accesso al suo “antro” a due passi dallo studio in cui realizza le sue opere. Qui da oltre trent’anni ha creato il suo spazio di posa, prova costumi, trucco; le sedute di psicoanalisi alle sue “Muse” (modelle, N.d.R.) si svolgono in questo spazio ristretto che ormai trabocca di armadi per gli abiti, manichini, parrucche, set di trucchi, specchi, tendaggi, fondali per le fotografie, cavalletti, luci, una sedia in vimini, il tutto in tonalità azzurro che contrasta con il parquet di legno…

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